Prosicente il “Capo di Piazza”, che collega piazza dell’Unità con piazza della Borsa, si incontra la Galleria del Tergesteo: il progetto nacque all’inizio del 1800 dalle menti di Giuseppe Brambilla, Carlo Luigi de Bruck, Carlo Antonio Fontana, Pompeo Panzera, Marco Pigazzi, Pasquale Revoltella e G. Craighero. Si istituì una Società per Azioni e la banca viennese Arnstein ed Eskels favorì l’impresa. Il fondo per la costruzione venne scelto nel cuore della città dove sorgeva la casa Cassis demolita nel 1840. Il progetto del nuovo complesso edilizio venne affidato all’architetto Antonio Buttazzoni, triestino, con la collaborazione del milanese arch. Pizzola, direttore dei lavori l’architetto Valle. I lavori durarono due anni e nel 1842 la Galleria venne aperta al pubblico con il nome di Tergesteo; i quattro ingressi, ora ridotti a due, furono decorati dai pittori Kandler, Luccardi, Cremonesi e Malacrea per volere del barone Revoltella. Sin dalla sua apertura l’alta società si diede appuntamento al Tergesteo e i negozi che si aprirono al suo interno misero in mostra quanto di meglio il ceto elegante potesse desiderare. Nel 1844 però la Galleria venne trasformata in sede della Borsa Mercantile privando i triestini del loro passeggio preferito. Recentemente restaurato ospita oggi numerosi locali commerciali e per la ristorazione.