La chiesa anglicana è stata realizzata seguito dello speciale decreto di Francesco I del 1821, per cui i sudditi britannici residenti a Trieste venivano autorizzati a costituirsi in comunità e ad erigere, a proprie spese un oratorio di culto anglicano. Formata la comunità alcune famiglie inglesi si imposero un’autotassazione che raccolse l’importo sufficiente per costruire tra il 1830 ed il 1831, sotto la direzione del capomastro Fumis, il neoclassico tempietto dal pronao di chiara ascendenza greca. Oltre alla validità estetica costituisce un documento monumentale della presenza inglese che, dal seicento in poi ebbe particolare rilievo. La colonia britannica si sviluppò per numero e qualità, praticamente in parallelo alla città moderna, soprattutto nell’800 diede un notevole contributo alla sua crescita sia nell’ambito delle transazioni commerciali che, più in generale nelle attività mercantili, industriali e finanziarie.