Scegliere un bed and breakfast a in Piazza dell'Unità d'Italia significa affacciarsi ad uno dei più suggestivi scenari offerti dalla città.
La piazza principale di Trieste in passato era molto diversa dall’aspetto attuale: si chiamava piazza San Pietro per la chiesa del 1367 che si trovava dove oggi sorge la palazzina del Comune detta “Modello”, e demolita nel 1871. Successivamente fu rinominata piazza Grande, infine, nel 1918, dopo l’annessione della città al Regno d’Italia, divenne piazza dell’Unità d’Italia. Inizialmente la piazza era chiusa anche sul lato del mare, della sua epoca settecentesca rimangono un angolo pittoresco costituito dal palazzo già dimora di Riccardo Pitteri, di proprietà del Lloyd Adriatico dal 1950, la colonna di Carlo VI risalente al 1728 e la fontana dei quattro continenti, opera del Mazzoleni del 1751 restituita di recente alla sua posizione originaria.
Abbattuti gli edifici che ostacolavano la visuale sul mare, per tutta la seconda metà del XIX secolo esso fu ancora seminascosto dal Giardin dei Cani, eliminato nel 1919. Nel 2001 la piazza fu interessata da importanti lavori di consolidamento e restauro: le facciate degli ottocenteschi palazzi del Lloyd Triestino, Stratti e Vanoli delle Assicurazioni Generali vennero restituite all’antico splendore e la pavimentazione fu lastricata con ampi blocchi di arenaria che riportano alla memoria gli originari masegni di pietra. Altri palazzi affacciati sulla piazza hanno un notevole interesse storico ed architettonico: palazzo Modello così chiamato perché avrebbe dovuto costituire un modello architettonico per gli altri palazzi della città, il palazzo della Prefettura, con i suoi splendidi mosaici che rappresentano lo stemma della casa sabaudia, palazzo Pitteri, il più antico palazzo della piazza, il Grand Hotel Duchi d’Aosta e il palazzo del Municipio. Quest’ultimo, all’interno della torre campanaria che lo sovrasta, ospita due bronzei mori noti con il nome di Micchezze e Jachezze che, con i loro rintocchi, scandiscono il trascorrere del tempo sin dal 14 gennaio 1876. In fondo alla piazza, sul lato prospiciente al mare si ergono due pili monumentali, opera di Attilio Selva, in cima ai quali, nelle ricorrenze, sventolano le bandiere civica e nazionale. Sulla pavimentazione un sistema di led azzurri indica il limite in cui arrivava il mare prima che l’antico mandracchio venisse interrato.
Soggiornare in un bed and breakfast in Piazza dell'Unità d'Italia significa vivere nel cuore della città: potrete rilassarvi trascorrendo del tempo nello storico Caffè degli specchi, fare una passeggiata lungo il molo Audace o esplorare i vicoli della cittavecchia e di Cavana.